Con l’espressione maladaptive daydreaming (che in italiano si traduce come “sogni ad occhi aperti disadattivi”) ci si riferisce ad una problematica molto nota.

Conosciuta anche come il disturbo da fantasia compulsiva, si tratterebbe di una forma disordinata di assorbimento dissociativo, correlato a un’eccessiva attività di fantasia mentale. Quest’ultima, scaturisce a sua volta una serie di scenari assurdi, spesso utopici.

Nel momento in cui si va incontro a continui episodi di maladaptive daydreaming, il soggetto può ritrovarsi a sostituire in parte l’interazione umana. E come si può ben immaginare, tutto questo sognare ad occhi aperti non fa altro che interferire con la normale vita quotidiana, sia in termini sociali che ad esempio nella sfera lavorativa.

Pertanto, chi soffre di tale disturbo, si ritrova a trascorrere molto tempo della sua giornata in un vivido universo alternativo. Talvolta, il maladaptive daydreaming si associa ad alcune movenze stereotipate (ad esempio legate al camminare) accompagnate da un input musicale, il quale funge da sottofondo.

Maladaptive daydreaming cos’è

Come vi abbiamo detto poco fa, il maladaptive daydreaming sarebbe un disturbo da fantasia compulsiva.

Il soggetto affetto vive in una serie di universi paralleli e si lascia trasportare da un’eccessiva immaginazione, che si ripercuote nella vita di tutti i giorni.

Diversi studiosi hanno analizzato il disturbo, come ad esempio Eli Somer, ovvero uno dei principali ricercatori di maladaptive daydreaming e professore dell’Università di Haifa. Fu proprio a lui a coniare l’espressione, definita come: “ampia attività di fantasia che sostituisce l’interazione umana e/o interferisce con il funzionamento accademico, interpersonale o professionale“. (Fonte: Wikipedia).

Di conseguenza, accade che vari eventi passano dall’essere normali ad anormali. Si sogna ad occhi aperti, ma in maniera abbastanza frequente, così tanto da destabilizzare la persona. Pertanto, se vi capita di lasciarvi trasportare ogni tanto da alcune fantasie, non siete di certo affetti da tale disturbo.

Il problema sorge nel momento in cui questo daydreaming risulta essere quasi onnipresente. A questo punto, la persona non riesce quasi più a distinguere la vita reale da quella immaginaria.

Si tratta di una manifestazione abbastanza soggettiva. Molti infatti, possiedono la particolarità di riuscire a sognare ad occhi aperti in maniera talmente vivida, che provano un vero e proprio senso di presenza, nell’ambiente che stanno immaginando.

Chi lo prova per le prime volte, avverte delle vibrazioni piuttosto appaganti. Così, la volta successiva si ritorna in quel mondo con molto piacere. Nel momento in cui ci si accorge che la realtà immaginata si rivela molto più bella rispetto a quella di tutti i giorni, l’individuo può incorrere in una specie di dipendenza.

Si sfocia pertanto, nel cosiddetto maladaptive daydreaming, che può comportare fino al 60% del tempo di veglia trascorso a sognare ad occhi aperti. A quel punto, diventa un gesto compulsivo e dunque una dipendenza di tipo comportamentale.

Maladaptive daydreaming cause

A questo punto ci si chiede: quali possono essere le cause del maladaptive daydreaming?

Ogni soggetto affetto da tale disturbo, può avere delle motivazioni differenti.

Sicuramente però, il fattore che accomuna un po’ tutte queste persone è il desiderio di evadere da alcuni sentimenti negativi. Come ad esempio la noia, l’angoscia, la solitudine, la tristezza e tanto altro, dati da una quotidianità che non appaga.

Se si mantiene un certo equilibrio tra la vita reale e quella fantastica, non si riscontrano particolari problematiche. Tutto cambia quando la persona va incontro ad un totale assorbimento nei confronti delle fantasie.

A quel punto, la realtà di tutti i giorni risulta piuttosto difficile da gestire. Anzi, nel momento in cui si va incontro alla consapevolezza di ciò che gli circonda, l’individuo avverte angoscia e profondo dispiacere. Si avverte la voglia costante di evadere, di non adempiere a determinate mansioni e ad evitare una serie di interazioni umane.

In alcuni soggetti affetti da disturbo da fantasia compulsiva, è probabile che si riscontrino degli ostacoli di natura fisica. Per esempio il dormire poco e male, la difficoltà nell’alzarsi dal letto la mattina e persino la mancanza di voglia nel prendersi cura di sé (in termini di igiene).

Maladaptive daydreaming sintomi

Ma quali sono in sintomi di chi è affetto da maladaptive daydreaming?

Come vi abbiamo accennato in precedenza, il sintomo principale risiede nell’avvertire delle fantasie piuttosto vivide. Pertanto, ci si catapulta in un mondo parallelo, in cui ci sono proprio delle trame, contenenti le varie ambientazioni e i personaggi.

Di solito, loro sono i protagonisti della storia e vanno incontro ad una serie di scenari piacevoli. Alcuni esempi: una storia d’amore tanto ambita che va a lieto fine (cosa che non può avverarsi nella realtà), il raggiungimento di grande notorietà. Oppure: l’ottenimento di un lavoro fantastico, la famiglia perfetta e tante altre situazioni, frutto anche di qualche piccola perversione.

Ciò che può alimentare queste fantasie può essere qualche film, un input dei mass media ma soprattutto la musica. Già di base sappiamo che alcune canzoni sono in grado di farci provare emozioni e di farci trasportare in un mondo immaginario. Se poi il soggetto è abbastanza propenso al maladaptive daydreaming, allora la musica sarà proprio il sottofondo della sua trama.

Quando il sognatore ad occhi aperti è completamente immerso, può andare incontro ad una serie di manifestazioni, come ad esempio il camminare, dondolare in avanti e indietro, giocare con qualche oggetto e così via. Talvolta (e se sono in solitaria) costruiscono proprio dialoghi, accompagnati da particolari gesti ed espressioni, che variano a seconda del contesto.

E’ bene specificare che il maladaptive daydreaming non ha nulla a che vedere con la psicosi. Non è una problematica grave, in quanto (salvo casi rari), il soggetto è piuttosto cosciente di esserne affetto. Ogni suo “viaggio mentale” vien fatto con una certa consapevolezza.

Maladaptive daydreaming terapia

In che cosa consiste la terapia da maladaptive daydreaming?

Il disturbo da fantasia compulsiva non è un qualcosa di riconosciuto a livello ufficiale. Pertanto, non esiste una vera e propria diagnostica a riguardo.

Allo stesso tempo però, da diversi anni è possibile trovare sul web dei forum e dei gruppi in cui si offre supporto, o comunque dove ci sono persone che condividono lo stesso disturbo.

In base a quanto riportato da varie fonti, esistono proprio gruppi online dedicati al maladaptive daydreaming, in cui si ha modo di ricevere informazioni e consigli. C’è tanta gente che ne soffre, dichiarando di non riuscire a farne a meno…

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