I benefici dell’aceto di mele

L’aceto di mele, grazie al suo importante apporto nutritivo, dovrebbe essere preferito agli altri tipi di aceto. La sua ridotta acidità, infatti, lo rende più digeribile e l’apporto calorico piuttosto esiguo che lo contraddistingue fa di lui un valido alleato contro i chili di troppo.

Si ottiene mediante la fermentazione del sidro di mele e può essere impiegato per condire insalate, crostini, verdura bollita, cereali e legumi.

Le proprietà benefiche dell’aceto di mele sono molteplici. Grazie alla presenza di carotenoidi (antiossidanti), vitamine B1, B2, B3, B6, sali minerali come potassio, calcio, fosforo, ferro, rame, magnesio, fluoro, cloro, zolfo e zinco, favorisce la digestione, aiuta a eliminare le tossine e a depurare l’organismo, limita l’assorbimento del colesterolo e trigliceridi, riequilibra la flora batterica e combatte infiammazioni, sopratutto quelle articolari. Basta bere un bicchiere d’acqua con un cucchiaio di aceto.

Non solo, risulta un valido alleato anche per la nostra bellezza, in particolare nella cura dei capelli e della pelle del viso.

Se avete problemi di forfora, realizzate una soluzione composta da acqua e aceto e spruzzatela sui capelli, avvolgete la chioma con un asciugamano e lasciate agire per 15 minuti. Trascorso il tempo necessario, risciacquate. Questa procedura deve essere ripetuta una o due volte alla settimana.

Anche l’acne può essere sconfitta con l’aceto di mele: mescolate un quarto di aceto di mele e tre quarti d’acqua, imbevete un batuffolo di cotone nella soluzione ottenuta e tamponate il brufolo. Attenzione a non esagerare: tale trattamento, se ripetuto troppo spesso, può causare danni alla pelle.

È anche un ottimo collutorio in caso di gengiviti, afte e tartaro.

Piedi stanchi e doloranti dopo una lunga giornata sui tacchi? Fate un pediluvio con mezzo bicchiere di aceto diluito in un catino d’acqua.

Attenzione, però, un consumo prolungato nel tempo, spiegano gli esperti, potrebbe generare alcuni effetti collaterali come: danni all’esofago e ad altri tratti dell’apparato digerente, problemi allo smalto dei denti, abbassamento del livello di potassio nel sangue e della densità minerale ossea.

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