Ti piace la cucina giapponese ed in partilocore sushi e sashimi?
Non preoccuparti… stai mangiando un alimento che fa benissimo!
Il pesce crudo infatti, come anche quello cotto, contiene grassi “buoni” tanto da abbassare il colesterolo, da regolare la pressione del sangue e stimolare il sistema nervoso.
E’ un cibo fresco che non appesantisce assolutamente l’apparato digerente ed aiuta sicuramente l’organismo a contrastare l’afa estiva.
Dovete sapere, care amiche, che anche se mangiato crudo il pesce è un alimento proteico, ricco di vitamine A e D, di minerali, ma soprattutto contiene acidi grassi polinsaturi Omega 3, utilissimi alla buona circolazione.
Mangiare pesce significa ridurre il rischio di infarto e di ictus così da combattere la formazione di coaguli nel sangue.
Queste Sono sostanze che il nostro corpo non produce e vanno assorbite solo con l’alimentazione.
Senza cottura resta intatto il nutrimento.
Qual è quindi la differenza tra pesce crudo e pesce cotto?
Nel pesce crudo rimane inalterato il patrimonio nutritivo, altrimenti deperibile se viene cucinato al forno o in padella,
I minerali ve ne sono molti di più nel pesce crudo che in quello cotto perchè con la cottura in parte si perdono.
Il pesce crudo o cotto fa comunque benissimo perchè esso è ricco anche di calcio, (ottimo per prevenire l’osteoporosi), di ferro che toglie la stanchezza, fosforo, iodio, sodio e fluoro.
Perchè non mangiarlo? 😉
Colesterolo Cattivo
Il “colesterolo cattivo” si riferisce al colesterolo a bassa densità lipoproteica (LDL). Il colesterolo è una sostanza grassa essenziale presente nelle cellule del corpo umano e svolge un ruolo cruciale nella produzione di ormoni, vitamine e nella formazione delle membrane cellulari. Tuttavia, un eccesso di LDL nel sangue può contribuire all’accumulo di placche nelle pareti delle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
Ecco alcuni punti chiave riguardo al colesterolo cattivo (LDL):
- Ruolo nel corpo: Il colesterolo LDL trasporta il colesterolo dalle cellule al fegato. Tuttavia, un eccesso di LDL può depositarsi sulle pareti delle arterie, formando placche che possono ostruire il flusso sanguigno.
- Rischio per la salute: Livelli elevati di colesterolo LDL sono associati a un aumento del rischio di aterosclerosi, che è la formazione di placche nelle arterie. Questo può portare a malattie cardiovascolari, inclusi attacchi di cuore e ictus.
- Misurazione: I livelli di colesterolo vengono spesso misurati tramite un test del colesterolo totale, che include il colesterolo LDL, il colesterolo ad alta densità lipoproteica (HDL) e i trigliceridi. Per valutare il rischio cardiovascolare, è importante considerare non solo il colesterolo totale, ma anche il rapporto tra LDL e HDL e altri fattori di rischio.
- Fattori di rischio: Diversi fattori possono influenzare i livelli di colesterolo LDL, tra cui la dieta, l’attività fisica, la genetica e lo stile di vita complessivo. Una dieta ricca di grassi saturi e trans può aumentare i livelli di colesterolo LDL.
- Controllo: Ridurre il consumo di grassi saturi e trans, aumentare l’assunzione di grassi monoinsaturi e polinsaturi (come quelli presenti negli oli vegetali, pesce e noci) e mantenere un peso corporeo sano possono contribuire a mantenere i livelli di colesterolo LDL sotto controllo.
- Trattamento: In alcuni casi, quando le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti, il medico potrebbe raccomandare farmaci ipolipemizzanti per abbassare il colesterolo LDL.
È importante sottolineare che il colesterolo LDL è solo uno dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. La gestione complessiva della salute cardiovascolare richiede una combinazione di una dieta equilibrata, attività fisica regolare e monitoraggio da parte di professionisti della salute.
E fa morire di salmonella