Le difficoltà economiche durante l’università possono aumentare il rischio che le studentesse sviluppino disturbi alimentari: è quanto emerso da uno studio effettuato presso l’Università di Southampton e Solent NHS Trust.

La ricerca, pubblicata sull’International Journal of Eating Disorders, ha messo in evidenza un circolo vizioso: un rapporto negativo con il cibo può aumentare il rischio di difficoltà finanziarie nel breve termine, tali difficoltà potrebbero a loro volta peggiorare i disturbi alimentari nel lungo termine.

Non solo, lo studio ha anche evidenziato una correlazione tra lo status socioeconomico e le attitudini alimentari, mostrando un rapporto negativo con il cibo più frequente nelle donne provenienti dalle famiglie meno ricche.

Si è arrivati a queste conclusioni attraverso l’Eating Attitudes Test, uno strumento di indagine che sottoponeva a una serie di quesiti i 400 studenti universitari provenienti da diverse facoltà della UK. Si trovavano domande come “mi sento estremamente colpevole dopo che mangio”, “sono preoccupato dal pensiero di essere più magro” o “ho l’impulso di vomitare dopo che mangio”.

Punteggi elevati indicavano un cattivo rapporto con il cibo e la potenziale presenza di un disturbo alimentare. Ogni studente ha effettuato il test 4 volte, a intervalli di 3-4 mesi.

Questa correlazione è stata individuata nelle donne e non negli uomini. Saranno necessari ulteriori studi per indagare ancora più a fondo il legame tra difficoltà finanziarie e disturbi alimentari, ma questo è già un primo passo molto interessante.

Cause dei disturbi alimentari

Le difficoltà economiche possono favorire l’insorgenza di disturbi alimentari. La connessione tra le condizioni finanziarie e la salute mentale è complessa, e i disturbi alimentari possono manifestarsi come risposta a una serie di fattori, tra cui lo stress finanziario. In un contesto economico difficile, alcune persone possono sperimentare ansia, depressione o sentimenti di impotenza, che possono influire significativamente sui loro comportamenti alimentari.

Le seguenti dinamiche possono contribuire all’insorgenza o all’aggravamento dei disturbi alimentari in periodi di difficoltà economica:

  1. Limitate risorse finanziarie: Quando le risorse finanziarie sono limitate, le persone possono sentirsi costrette a fare scelte alimentari basate sulla convenienza e sulla disponibilità economica, piuttosto che sulla qualità nutrizionale. Ciò può portare a diete poco equilibrate e carenti di nutrienti essenziali.
  2. Stress e ansia finanziaria: Le preoccupazioni finanziarie possono causare livelli elevati di stress e ansia. Alcune persone possono sviluppare comportamenti alimentari disfunzionali come meccanismo di coping per affrontare queste emozioni negative.
  3. Accesso limitato a cibo salutare: In situazioni economiche difficili, l’accesso a cibo fresco e nutriente potrebbe essere limitato. Le persone potrebbero orientarsi verso opzioni alimentari economiche, spesso ad alto contenuto calorico e povero valore nutrizionale.
  4. Pressione sociale e culturale: Le pressioni sociali e culturali sulla bellezza e sull’immagine corporea possono intensificarsi in periodi di difficoltà economica. Le persone potrebbero sentirsi motivate a seguire diete estreme o ad adottare comportamenti alimentari distorti per adattarsi a ideali estetici prevalenti.
  5. Isolamento sociale: Le difficoltà economiche possono portare all’isolamento sociale e alla riduzione delle attività sociali, influenzando negativamente la salute mentale e l’equilibrio emotivo, con possibili ripercussioni sui comportamenti alimentari.

È importante notare che la relazione tra difficoltà economiche e disturbi alimentari è complessa e varia da persona a persona. La consapevolezza di questi rischi può essere utile per sviluppare strategie di gestione dello stress, promuovere l’accesso a cibo nutriente e favorire una comprensione più ampia della salute mentale nell’ambito delle sfide economiche.

Indigenza economica , come si manifestano i disturbi alimentari?

Quando ci si trova in una situazione di indigenza economica, gli effetti possono riflettersi in modo significativo sui comportamenti alimentari. La limitazione delle risorse finanziarie spesso si traduce in scelte alimentari meno nutritive a causa della necessità di risparmiare sui costi. Questa limitazione può portare a diete monotone e carenti di nutrienti essenziali, poiché le opzioni più economiche possono essere meno nutrizionali.

L’insicurezza alimentare è un altro aspetto critico associato alla precarietà economica. La mancanza di accesso costante a cibo sufficiente, sicuro e nutriente può portare a un costante stato di preoccupazione e incertezza riguardo al cibo disponibile.

La fame fisica diventa una realtà per molte persone che affrontano difficoltà economiche, costringendole a ridurre le porzioni o a saltare pasti in modo regolare. Questo stato di fame cronica può innescare comportamenti alimentari disfunzionali.

Il rapporto con il cibo diventa complesso in situazioni di indigenza economica. Alcune persone potrebbero ricorrere al cibo come forma di comfort o gratificazione, spesso come unico aspetto positivo accessibile nella loro vita. Allo stesso tempo, altri potrebbero sperimentare ansie legate alla disponibilità e alla qualità del cibo.

Lo stress finanziario può anche portare a comportamenti alimentari disfunzionali, come l’abbuffata emotiva, dove le persone consumano grandi quantità di cibo per affrontare lo stress, spesso seguita da sensi di colpa.

Ridurre i costi alimentari può essere una strategia comune in situazioni di difficoltà economica, ma ciò può tradursi in scelte alimentari economiche, ma poco nutrienti, contribuendo a problemi di salute a lungo termine.

Lo stress finanziario esercita una pressione psicologica significativa, portando a sintomi di ansia e depressione. Questi sintomi possono, a loro volta, influenzare i comportamenti alimentari, contribuendo all’insorgenza di disturbi alimentari.

Infine, l’indigenza economica può comportare isolamento sociale, con la riduzione delle opportunità di partecipare a eventi sociali o di condividere pasti con altri. Questo isolamento sociale può aggravare ulteriormente i problemi legati ai comportamenti alimentari.

È fondamentale comprendere che la relazione tra indigenza economica e disturbi alimentari è multifattoriale e può variare notevolmente da persona a persona. L’accesso a risorse di supporto, inclusi servizi sociali e programmi di assistenza alimentare, svolge un ruolo cruciale nel mitigare gli impatti negativi della precarietà economica sui comportamenti alimentari e sulla salute mentale.

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