Il pronunciamento dell’Authority è chiaro: I pubblici esercizi come ristoranti e bar possono mettere a disposizione  il wi-fi libero per i loro clienti e anche  dispositivi per navigare su internet.

Questo è quanto stabilisce l’Autorità garante della Privacy, confermando l’interpretazione della Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi sull’utilizzo del web. L’Autorità di fatto conferma l’abrogazione di parte del decreto antiterrorismo Pisanu del 2005 modificato dal Milleproroghe 2010, che prevedeva l’obbligo della registrazione dei documenti dei clienti , nel caso di richiesta di utilizzo di connettività internet nei locali pubblici.

A sollevare l’argomento,  spiega la Fipe (Federazione italiana degli esercenti pubblici), erano stati provider che forniscono programmi di archiviazione.  Bar e i ristoranti  infatti avrebbero avuto l’obbligo di registrare i dati degli utenti e sarebbero stati ritenuti co-responsabili dei siti visitati dai clienti. L’interpretazione fornita dall’Autorità garante solleva toglie agli esercenti qualsiasi responsabilità e sottolinea che i dati personali dei clienti non possano essere usati senza consenso.

Lino Stoppani, presidente Fipe, è soddisfatto del chiarimento, affermando come “la connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell’era del digitale”.

Per una completa liberalizzazione però, la strada è ancora lunga

. Ad oggi è sempre necessario identificare chi naviga su una rete wifi di un esercente e questo per cautelarsi nel caso l’utente compia un’azione al di fuori della legge.

wi fi

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6 COMMENTI

  1. Sono d'accordo su tutta la linea anche se penso che in giro ci sia gente che non ha problemi ne di tempo ne di costi, parlo per esperienza indiretta.

  2. Bè se la Password è WPA2 ( di ultima generazione) è praticamente impossibile o per lo meno ci mette veramente una vita, fa prima a chiedere alla telecom l'allaccio, sopratutto se comprende piu caratteri come spazi, punti e numeri oltre che lettere, quindi si, lo ferma. Sarebbe come se ci mettesse 2 settimane per rubare una cinquecento vecchia, non ne vale la candela. Bisogna vigilare e regolamentare tutto, un po come chi sino a poco tempo fa apriva una ricevitoria di scommesse e machinette ( maledetti) tutto senza scontrini e fatture! Cazzo e ti accorgi dopo5-10 anni che erano tutti fuori legge? Ma no, siamo in italia e funziona così, si fanno le regole ad arte per guadagnare con sotterfugi, poi come il popolo si accorge e fa altrettanto ovviamente è arrivata l'ora di fare regole perchè non se ne può più! E' l'italia di quelli che non fanno la fila e gettano la carta in terra tanto c'è chi pulisce…..

  3. L'ignoranza la fa the padrone cazzo eehh! Se si lascia una rete wifi aperta, un pirata informatico fa quello che vuole dalla rete che è a nome vostro, le autorità arresteranno voi, un pò come prestare l'auto e non dire chi ci stava alla guida! In altri stati il problema non esiste, perchè la posta come altre cose son certificate the molto e internet è molto piu vigilata che in italia. The noi è sempre la solita solfa, si fanno le cose e poi le regole a cazzo per poter fare quello che si vuole!

  4. "Cautelarsi nel caso l’utente compia un’azione al di fuori della legge"? Mi pare una scusa quanto meno insolita : diciamo che tocca registrarsi e si riceve un sacco di pubblicità…ma vi ipare che con la tecnologia attuale sia necessario veramente?

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