Segregata 3 anni in obitorio a Pechino.

Chen Qingxia aveva sol0 “osato” protestare per le condizioni di detenzione del marito ed e’ stata non solo condannata a diciotto mesi di rieducazione in un campo di lavoro ma, una volta scontata la pena, segregata per tre anni in un obitorio abbandonato della provincia nord-orientale dell’Heilongjiang.
E’ una vicenda incredibile raccontata sull’edizione in lingua inglese del tabloid ‘Global Times’.

La storia:

Nel 2003 il marito della malcapitata di Chen fu condannato ai lavori forzati per aver cercato di sottrarsi alla quarantena durante un’epidemia di Sars, che non è altro che la  sindrome respiratoria acuta che periodicamente flagella la Repubblica Popolare.

Una volta scarcerato, il corpo dell’uomo era costellato di lividi e abrasioni e le sue condizioni mentali vacillavano, tanto che successivamente gli fu diagnosticata la schizofrenia e fu internato in un ospedale psichiatrico.

La moglie decide di presentarsi a Pechino per presentare denuncia alle autorita’ superiori: il risultato fu appunto di finire in un campo di lavoro, e poi all’obitorio. Si tratta di punizioni che possono essere inflitte da una commissione di soli poliziotti, senza che intervenga un magistrato ne’ tanto meno un regolare processo.
Ora Chen, scrive il giornale, “e’ confinata su una sedia a rotelle, e la sua salute si e’ gravemente deteriorata”.

 

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15 COMMENTI

  1. la notizia è basata su abusi che la milizia cinese fa sul popolo…. credo che sia il caso di non fare politica, la mafia c'è anche in cina,, noi italiani siamo buoni a nulla come dico io… pronti solo a brontolare e criticare tutto, senza fare niente di concreto..pero' non mangiamo cani, feti, e non facciamo sparire i bambini alle famiglie x non aumentare la popolazione,,,, a qui' chiudo buona giornata a tutti

  2. Neppure io mi fido ciecamente di queste notizie… molto probabilmente, perché simo in balia di potenti di destra (ed estrema destra), che tentano in tutti i modi di destabilizzare l'opinione pubblica sulla Sinistra (e l'estrema Sinistra, com'è il caso della Cina). Comunque, non è che in Cina si stia poi così bene… dunque…

    • Non sono loro che sono pieni di soldi , sono gli italiani che non sono capaci di mantenere imprese senza aggrapparsi alla camorra e alla corruzione, per non parlare della politica.

    • Che chiusura mentale…solo perché il sistema politico e giudiziario (come qui in Italia) soffre si orrori come questo, si etichetta una popolazione di un miliardo e mezzo di persone come un popolo di merda…complimenti vivissimi!

    • Ciao Elisabetta.. Io sono un cinese che è "cresciuto" qui in italia, e non trovo che cosa c'è di sbagliato che gli imprenditori cinesi vengono qui e comprano le vostre imprese etc.. Dimmi che cosa c'è di sbagliato.È poi popolo di merda ma ti rendi conto di che cosa stai dicendo hai una certa età ma mi pare che ragioni ancora come una bambina di 10 anni
      Una domanda, hai mai visto qualche cinesi che compiono qualche atto di crimini(stupro,Guido allo stato di ebbrezza incidenti stradali furto etc….) adesso risp!

  3. Non mi fido mai ciecamente di questo tipo di notizie, ma la situazione in Cina è davvero preoccupante. Ancora più preoccupante è però il fatto che l'occidente continua ad avere rapporti economici con il paese fregandosene dei diritti umani, mentre, con la stessa scusa, rompiamo le palle al medioriente.

    • E' ovvio che i grandi vogliano che la situazione rimanga tale: la Cina porta soldi investendo in maniera enorme nei paesi occidentali, quindi é intoccabile, mentre i conflitti in Medioriente portano sodi la produzione di armi e per l'estrazione di petrolio…non dico niente di nuovo, certo, ma, a rifletterci, la situazione é, oltre che pericolosissima, terrificante…i diritti umani sono solo una scusa…

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